Sono sempre più gli adolescenti ed i giovani adulti che nelle loro serate si divertono mettendo in atto comportamenti di smisurata assunzione di alcolica, programmando in anticipo la “bevuta” con gli amici. Stiamo parlando dell’ormai diffuso fenomeno del “Binge Drinking” o “abbuffata alcolica”, caratterizzato da forte tendenza ad assumere alcolici, lontano dai pasti e con il preciso obiettivo di ottenere un’ubriacatura immediata e trascorrere una serata e/o nottata di divertimento incontrollato.

È diffuso soprattutto nei week-end, in occasione di aperitivi, feste, compleanni, ma vi è chi lo pratica quasi ogni sera, raramente in solitudine; la prima assunzione avviene in media a 15 anni, sotto la forte influenza del gruppo dei pari.

Il “bere fino all’eccesso”, appunto l’“abbuffarsi di alcool” al fine di “perdere il controllo”assume varie connotazioni psicologiche, sociologiche e culturali, la cui comprensione diventa essenziale per poter mettere in atto misure di prevenzione che anticipino lo sviluppo di problematiche sulla salute psichica e mentale dell’individuo, o quantomeno ne riducano i danni.

Si tratta di una vera e propria forma di dipendenza, che agisce direttamente a livello del sistema nervoso centrale, ed ha effetti devastanti soprattutto nei casi degli adolescenti, il cui cervello e corpo sarebbero ancora in fase di sviluppo.

Come si caratterizza?

Il Binge Drinking è caratterizzato dall’assunzione di cinque o più drink alcolici in una serata nel sesso maschile e quattro o più nel sesso femminile. Sulla base della frequenza del consumo alcolico è possibile una classificazione come segue:

– Non bevitore: non assume alcol, o lo assume una/due volte l’anno.

– Bevitore sociale: beve alcol abitualmente da 3-4 volte l’anno a 3-4 volte la settimana, senza veri e propri episodi di abbuffata alcolica.

– Binge drinker: da 1 a 4 episodi di Binge Drinking nelle ultime due settimane.

– Forte bevitore: più di 4 episodi di Binge Drinking nelle ultime due settimane.

Quali i motivi?

Sembra che la spinta a bere provenga principalmente dalla pressione sociale (aspettative del gruppo) e dall’aspettativa che l’individuo ripone sulle conseguenze dell’assunzione alcolica (miglioramento del proprio stato affettivo).

Le teorie attualmente maggiormente condivise circa i motivi del “Binge Drinking” sono:

– Socializzazione: l’alcol verrebbe utilizzato dagli adolescenti per ridurre la tensione e favorire l’integrazione sociale, e dai giovani adulti per incrementare la propria estroversione, divertirsi o combattere la noia.

– Trasgressione: l’alcol come forma di opposizione, come modo di oltrepassare il limite del lecito, trasgredendo e producendo un elevato livello di attivazione.

– Cultura del rischio: l’alcol verrebbe assunto come valorizzazione della ricerca di sensazioni forti, al pari dell’assunzione di droghe, comportamenti sessuali estremi, sport pericolosi.

Che conseguenze ha?

L’abbuffata alcolica, oltre a condurre a livelli di divertimento estremo, pericoloso e talvolta illegale, comporta numerosi rischi per la salute psicologica dell’individuo, portando oltre alla dipendenza da alcol, allo sviluppo di concomitanti disturbi dell’umore, disturbi del sonno e disfunzioni sessuali. Anche il piano cognitivo può risultare compromesso (attenzione e concentrazione, apprendimento e memoria). Non mancano infine i gravi danni a livello fisiologico, implicanti prevalentemente i sistemi cardiaco, epatico e renale.

Secondo le statistiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’elevato consumo di alcol sarebbe responsabile ogni anno di: 10% di tutti i tumori, 63% delle cirrosi epatiche, 41% degli omicidi, 45% di tutti gli incidenti, 9% delle invalidità e delle malattie croniche.

È pertanto indispensabile l’adeguata informazione e formazione della popolazione giovanile fortemente a rischio di sviluppo di comportamenti di Binge Drinking, per prevenire o alleviare l’impatto di questo sulla salute, il supporto familiare e della rete amicale.

Bibliografia

– Baiocco R., D’Alessio M., Laghi F. (2008). I giovani e l’alcol. Il fenomeno del Binge Drinking. Carocci editore, 2008.

– Bastiani Pergamo A., Drogo G.M. (2012). I giovani e l’alcol. Armando Editore, 2012.